Descrizione
Il progetto propone l’allestimento di un’edizione scientifica digitale del Giardeno di Marino Jonata e del suo apparato di glosse, traditi entrambi dall’unico testimone manoscritto noto: il codice XIII.C.13 della Biblioteca Nazionale di Napoli “Vittorio Emanuele III”.
Oltre all’opera, un poema teologico-morale scritto in volgare da un poeta molisano nel XV secolo, che segue il viaggio ultraterreno di un viator e delle sue due guide alla volta di Inferno e Paradiso, e che rappresenta una preziosa testimonianza linguistica nonché un raro documento della ricezione quattrocentesca della Commedia nell’Italia meridionale; il manoscritto che la tramanda, di cui si ipotizza l’autografia, conserva dei disegni marginali e un denso apparato esegetico in latino, in cui si forniscono, oltre alla explicatio verborum e l’explicatio signorum dei passi più oscuri, le fonti dell’Autore e una serie di riferimenti storici, biografici e cronachistici cui nel poema si allude. L’edizione sarà realizzata secondo le linee guida della TEI e codificata tramite il metalinguaggio XML, con il fine di ottenere una marcatura multilivello che renda accessibili informazioni linguistiche, metriche e intertestuali, attraverso lemmatizzazione e annotazioni sintattiche e grammaticali. A lavoro ultimato, l’interfaccia consentirà agli studiosi di visualizzare, anche contemporaneamente, il manoscritto, il testo critico e l’editio princeps, per agevolare il fondamentale confronto con e tra le fonti primarie; mentre il tipo di marcatura del testo renderà interattivi e interrogabili il poema e le glosse, consentendo agli interessati di consultare (anche) simultaneamente le diverse fasce di apparato, le glosse, il commento e gli ipotesti, o di isolare i lacerti trascritti nei diversi volgari d’Italia e incastonati tra testo e glosse che arricchiscono quel patrimonio linguistico che, costituito da testi discontinui e non compatti, è frequentemente condannato alla dispersione perché ancora malagevole da razionalizzare.