Il progetto di dottorato si propone di indagare la tradizione manoscritta del Lancelot en prose, approfondendo in particolar modo la sezione del testo conosciuta come Charrette, in vista del possibile allestimento di una nuova edizione critica. La sezione, fino ad ora approfondita nei suoi aspetti storico-letterari, manca ancora di uno studio filologico dettagliato: le due precedenti edizioni critiche del testo si basano rispettivamente sul metodo cladistico (G. Hutchings, Le roman en prose de Lancelot du Lac. Le conte de la Charrette, 1938) e sul metodo cosiddetto del manoscritto di base (A. Micha, Lancelot. Roman en prose du XIII^ème siècle, vol. III, 1978). Il progetto mira a condurre uno studio della Charrette attraverso un’applicazione rigorosa del metodo stemmatico, seguendo il modello di lavoro già messo in opera per l’edizione critica del ciclo arturiano in prosa del Guiron le Courtois (L. Leonardi – R. Trachsler et al. (a cura di), Il Ciclo di Guiron le Courtois. Romanzi inprosa del secolo XIII, 2020). Il progetto prevede la collazione dei 38 testimoni della Charrette sulla base di una serie di loci critici opportunamente scelti, così da poter descrivere i rapporti tra i manoscritti attraverso l’individuazione di errori monogenetici. La conoscenza della fonte – il romanzo in versi Chevalier de la Charrette di Chrétien de Troyes – permette inoltre di confrontare con quest’ultima il testo delle due redazioni finora rintracciate della Charrette non soltanto a livello macrotestuale, ma anche a livello microtestuale: questo confronto, se supportato da serie coerenti di dati, potrebbe gettare nuova luce sullo sviluppo e l’articolazione della sezione. Lo studio della tradizione manoscritta è infine affiancato dall’uso di strumenti di filologia digitale, quale la codifica testuale XML per edizioni critiche e la trascrizione automatica dei testimoni.